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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA CAIROLI LAINATE > Linee di indirizzo per la didattica a distanza

Linee di indirizzo per la didattica a distanza

Prime indicazioni (11 marzo 2020)

Visto il DPCM 8/3/2020 e tenendo conto delle indicazioni diffuse con nota ministeriale 279/2020, dove si chiarisce che non può qualificarsi come insegnamento “la mera trasmissione di materiali  (da abbandonarsi progressivamente, in quanto non assimilabile alla didattica a distanza)”, per orientare le attività del nostro istituto invito a prestare attenzione alle seguenti premesse di metodo:

La didattica a distanza non è un compitificio

Non è insegnamento, e non si traduce in apprendimento a distanza, la semplice diffusione di lezioni e compiti on line, con l’introduzione di nuovi argomenti e difficoltà, nell’illusoria convinzione di portare così avanti il cosiddetto “programma”.

La didattica a distanza non è un votificio

Analogamente, è un’illusione pensare che il moltiplicarsi degli obblighi, degli adempimenti e delle verifiche, da registrare su un rigido supporto informatico, possa sostenere la motivazione degli allievi e dei docenti, costringendoli, da lontano, a lavorare e a studiare con profitto attraverso la preoccupazione del voto.

La didattica a distanza non deve costituire un faticoso adempimento aggiuntivo per le famiglie

Soprattutto nelle fasce basse di età le esperienze e gli argomenti nuovi non possono essere affrontati senza la mediazione e la presenza dell’adulto. L’abuso di lezioni frontali in videoconferenza, oltre a riprodurre una modalità di insegnamento tutt’altro che innovativa, può tradursi, in questo momento difficile, in una preoccupazione aggiuntiva per le famiglie, in particolare se avviene a ore fisse e poco conciliabili con gli impegni di lavoro dei genitori.

In sintesi: le TIC sono potenti strumenti, ma non garantiscono, di per sé, il rinnovamento della didattica. Se erroneamente utilizzate possono anzi amplificare tutti i difetti di un insegnamento meramente trasmissivo, riproducendo la scuola tradizionale nei suoi aspetti peggiori. Nelle nostre intenzioni dovrebbero invece rappresentare un veicolo di autentica innovazione.

Ciò premesso, uditi i collaboratori di presidenza, l’animatore digitale e i docenti impegnati nei progetti TIC, costituiti in gruppo di lavoro per il supporto alla didattica a distanza, comunico le seguenti linee di indirizzo, suscettibili nei prossimi giorni di adattamenti e ampliamenti:

Per la scuola secondaria di primo grado

Utilizzando G Suite, Edmodo e altre piattaforme sono state attivate esperienze in alcune classi. Tutti i docenti stanno usando una funzione del registro elettronico per diffondere materiali ed esercitazioni, con il reciproco impegno a controllarne collegialmente la quantità, evitando gli eccessi e le sovrapposizioni. Le prove corrette possono essere restituite agli studenti con correzioni e giudizi, diretti a sostenere la motivazione e a orientare il lavoro. Tali valutazioni, però, vanno distinte da quelle attribuite alle ordinarie verifiche svolte in presenza e non devono dunque tradursi in voti da riportare sul registro elettronico.

Per le scuole primarie

Anche nelle primarie funzionano classi virtuali utilizzando G Suite e altre piattaforme. Le maestre, attraverso la posta elettronica e i social, hanno attivato contatti a distanza con gli alunni e con i rappresentanti di classe. Le attività proposte mirano a ricordare e a completare i lavori già svolti in presenza, a mantenere il rapporto con i bambini in questo difficile momento, a preparare il rientro a scuola. Nel perdurare della sospensione nuovi argomenti potranno essere presentati con le opportune cautele e non dati per acquisiti alla ripresa delle lezioni.

Didattica a distanza su piattaforma WeSchool

Le iniziative attualmente in atto costituiscono un insieme di esperienze significativo e destinato a crescere, ma piuttosto disomogeneo. Occorre perciò che, accanto al già esistente, che continuerà a funzionare, venga anche messo a punto uno strumento comune all’intero istituto, non certo per creare una sovrapposizione ma per favorire al contrario una migliore circolazione delle idee e la condivisione delle risorse.
Esaminate varie ipotesi il gruppo di lavoro ha optato per la piattaforma gratuita WeSchool. Requisiti necessari per l’accesso: possesso di una casella di posta elettronica e connessione a Internet attraverso PC, tablet o smartphone. A partire da lunedì 16 marzo, gli allievi della scuola secondaria e delle primarie riceveranno, da parte dei docenti coordinatori e delle maestre, un invito via e-mail, contenente semplici istruzioni per l’ingresso nell’ambiente destinato alla propria classe.
L’attività verrà nei giorni successivi gradualmente potenziata, fino alla creazione di vere e proprie classi virtuali, e potrà essere in un secondo tempo estesa, con gli opportuni adattamenti, anche ai bimbi delle scuole dell’infanzia, coinvolgendo così per tappe successive l’intero istituto comprensivo.

In attesa dell’apertura della sala insegnanti virtuale su WeSchool, i docenti che intendono partecipare allo sviluppo delle linee di indirizzo sono invitati a inviare i propri contributi non a un singolo collega o al dirigente scolastico ma alle caselle e-mail dell’istituto (comprensivocairoli@libero.it o miic8be00q@istruzione.it), scrivendo “didattica a distanza” nel campo dell’oggetto, in modo tale che la comunicazione possa essere letta da tutti i membri attuali del gruppo di lavoro e da quelli che via via si aggiungeranno. Ciò deve anche valere per eventuali osservazioni o richieste di chiarimenti provenienti dai genitori. Per evitare una comunicazione inefficace o dispersiva, tutti sono dunque invitati ad attenersi scrupolosamente a quest’ultima indicazione.

Le presenti linee di indirizzo verranno periodicamente aggiornate dal dirigente scolastico, dopo essere state discusse e condivise con i docenti impegnati nella didattica a distanza.

Il dirigente scolastico
Bruno Dagnini

Aggiornamento del 22 marzo 2020

La quasi totalità degli allievi di primaria e di secondaria si è iscritta alle classi virtuali. I bimbi delle scuole dell’infanzia, con l’aiuto delle famiglie, stanno completando l’iscrizione.
Dalle aule docenti virtuali, aperte la scorsa settimana, sono emerse alcune indicazioni:

Per la scuola secondaria di primo grado

1. Nella comunicazione a distanza con gli allievi il registro elettronico non viene abbandonato, ma sarà supportato e integrato dalla piattaforma Weschool per tutte le classi .
2. I docenti utilizzeranno la piattaforma senza attenersi a un rigido orario, ma adattando il proprio intervento alle esigenze delle classi e non creando sovrapposizioni.
3. Le lezioni in diretta sono efficaci solo se usate con moderazione, e affiancate ad altri strumenti come, ad esempio, la registrazione di mini lezioni fruibili in qualsiasi momento. Non tutti i ragazzi, infatti, hanno a disposizione pc e tablet per tutta la giornata. Ogni lunedì mattina, sulla pagina RE del coordinatore, verranno indicati gli orari dei collegamenti previsti per la settimana e il nome dei docenti che intendono realizzarli. Si lascerà maggior spazio ai colleghi di lingua.
4. Durante le lezioni in diretta si chiederà ai ragazzi di spegnere le telecamere e i microfoni così da non appesantire la connessione. Accenderanno i microfoni quando avranno la parola.
5. I docenti di sostegno, in riferimento ai PEI esistenti, si attivano con i propri alunni, previo accordo con le famiglie, privilegiando brevi collegamenti ad hoc con cui supportare i ragazzi dva, attraverso spiegazioni utili allo svolgimento delle consegne.
6. Esame di stato. I colleghi di italiano, matematica e lingue si coordineranno con riunioni di materia in modo da essere pronti ad adattare le prove alla mutata situazione. Occorrerà riflettere anche sulle modalità di conduzione del colloquio orale.

Per la scuola primaria

Sembra fondamentale ricordare che il periodo che stiamo vivendo è drammatico, e che varie famiglie devono e dovranno affrontare grandi difficoltà. Non mancano lutti nel nostro territorio. Questa preoccupazione, nel rapporto con i bambini, deve essere prevalente. Consolidare l’appartenenza al gruppo e ribadire la presenza delle maestre è più importante dell’inserimento di nuovi contenuti e della distribuzione di compiti.
Per quanto riguarda le lezioni  in diretta è indispensabile coordinarsi, limitare i tempi, verificare che gli allievi riescano a connettersi, scegliere orari favorevoli ed evitare sovrapposizioni.
Va inoltre ricordato alle famiglie che nella situazione che si è creata è irragionevole uscire di casa per fare fotocopie o acquistare altri materiali o sussidi, e se qualcuno lo propone non va assecondato ma fermato, ricordando che dal giorno 23, per ragioni a tutti note, il divieto è assoluto.

Aggiornamento del 1 aprile 2020

A seguito delle ultime riunioni di coordinamento aggiorno brevemente le linee di indirizzo:

Per la scuola secondaria di primo grado

Tutte le classi virtuali lavorano con il contributo dei docenti, tutti collegati alla piattaforma. Si svolgono anche lezioni live, spesso disturbate da carenza di banda e dall’inadeguatezza degli strumenti utilizzati da alcuni allievi. In accordo col Comune di Lainate è in corso un tentativo di assegnare tablet in comodato d’uso nei casi di maggiore difficoltà, rilevati dai docenti con modalità in corso di definizione.
Si sottolinea la necessità di raggiungere un maggior equilibrio nella quantità degli argomenti proposti e delle esercitazioni assegnate. In settimana verrà compiuta una rilevazione dei carichi, nel confronto dei materiali presenti nelle varie classi virtuali, segnalando agli interessati eventuali squilibri tra le materie e cercando di ristabilire le giuste proporzioni. Il problema riguarda in particolare il coordinamento di lettere, che si riunirà all’inizio della prossima settimana.

Per la scuola primaria

Riepilogo la situazione osservabile nelle due scuole primarie:
– La didattica è attiva in tutte le classi sulla piattaforma di istituto. La totalità dei docenti è connessa. Siamo uno dei pochi comprensivi che ha raggiunto in pochi giorni questo risultato e ciò dovrebbe favorire un miglior coordinamento, non facile da raggiungere a distanza.
– Attualmente nelle classi virtuali, accanto a compiti, esercitazioni e proposte di lavoro, vengono anche inserite brevi lezioni registrate dalle maestre. Questa modalità di comunicazione va incoraggiata, perché mantiene il rapporto con le insegnanti di classe, insostituibile per garantire l’apprendimento.
– Le lezioni in videoconferenza, che si svolgono regolarmente nella secondaria, incontrano nella primaria alcuni ostacoli e sembrano più difficili da organizzare. La difficoltà dipende da vari fattori: non tutti i bambini possiedono dispositivi idonei; le connessioni, spesso lente, vengono in prevalenza utilizzate dagli adulti, per soddisfare urgenze familiari, o occupate dai fratelli più grandi che frequentano le secondarie; in genere i piccoli non sono autorizzati o non riescono a collegarsi senza l’assistenza dei genitori, che hanno però anche altri impegni, ed esigenze non coincidenti. Ciò rende problematica la definizione degli orari, mentre la gestione dei gruppi classe numerosi tende ad essere rallentata e dispersiva.

L’ultimo punto merita una riflessione a parte. Alle difficoltà bisogna ovviare con gli opportuni accorgimenti: scelta di orari poco trafficati, per esempio nel pomeriggio; suddivisione delle classi in gruppi più piccoli, con cui effettuare collegamenti separati; supporto telefonico alle famiglie non connesse (mantenuti in particolare dagli insegnanti di sostegno dove necessario).
Non è comunque opportuno rinunciare ai collegamenti live. Possono infatti costituire lo strumento migliore per ricostruire il clima di classe, e per consentire agli allievi di interagire a distanza, mantenendo vivo lo spirito di appartenenza al gruppo e interrompendo il senso di ansia e di abbandono che deriva da un forzato isolamento in casa. Questo obiettivo, prima della preoccupazione per i compiti e per i programmi, consiglia la graduale introduzione dello strumento della videoconferenza, anche se per brevi periodi,  in tutte le classi, comprese quelle frequentate dai più piccoli.

Il dirigente scolastico
Bruno Dagnini