Navigazione veloce

Didattica a distanza: linee di indirizzo

Attività proposte nella scuola secondaria Tobagi e nelle scuole primarie di Grancia e Barbaiana, iniziative intraprese, uso della piattaforma WeSchool

Visto il DPCM 8/3/2020 e tenendo conto delle indicazioni diffuse con nota ministeriale 279/2020, dove si chiarisce che non può qualificarsi come insegnamento “la mera trasmissione di materiali  (da abbandonarsi progressivamente, in quanto non assimilabile alla didattica a distanza)”, per orientare le attività del nostro istituto invito a prestare attenzione alle seguenti premesse di metodo:

La didattica a distanza non è un compitificio

Non è insegnamento, e non si traduce in apprendimento a distanza, la semplice diffusione di lezioni e compiti on line, con l’introduzione di nuovi argomenti e difficoltà, nell’illusoria convinzione di portare così avanti il cosiddetto “programma”.

La didattica a distanza non è un votificio

Analogamente, è un’illusione pensare che il moltiplicarsi degli obblighi, degli adempimenti e delle verifiche, da registrare su un rigido supporto informatico, possa sostenere la motivazione degli allievi e dei docenti, costringendoli, da lontano, a lavorare e a studiare con profitto attraverso la preoccupazione del voto.

La didattica a distanza non deve costituire un faticoso adempimento aggiuntivo per le famiglie

Soprattutto nelle fasce basse di età le esperienze e gli argomenti nuovi non possono essere affrontati senza la mediazione e la presenza dell’adulto. L’abuso di lezioni frontali in videoconferenza, oltre a riprodurre una modalità di insegnamento tutt’altro che innovativa, può tradursi, in questo momento difficile, in una preoccupazione aggiuntiva per le famiglie, in particolare se avviene a ore fisse e poco conciliabili con gli impegni di lavoro dei genitori.

In sintesi: le TIC sono potenti strumenti, ma non garantiscono, di per sé, il rinnovamento della didattica. Se erroneamente utilizzate possono anzi amplificare tutti i difetti di un insegnamento meramente trasmissivo, riproducendo la scuola tradizionale nei suoi aspetti peggiori. Nelle nostre intenzioni dovrebbero invece rappresentare un veicolo di autentica innovazione.

Ciò premesso, uditi i collaboratori di presidenza, l’animatore digitale e i docenti impegnati nei progetti TIC, costituiti in gruppo di lavoro per il supporto alla didattica a distanza, comunico le seguenti linee di indirizzo, suscettibili nei prossimi giorni di adattamenti e ampliamenti:

Per la scuola secondaria di primo grado

Utilizzando G Suite, Edmodo e altre piattaforme sono state attivate esperienze in alcune classi. Tutti i docenti stanno usando una funzione del registro elettronico per diffondere materiali ed esercitazioni, con il reciproco impegno a controllarne collegialmente la quantità, evitando gli eccessi e le sovrapposizioni. Le prove corrette possono essere restituite agli studenti con correzioni e giudizi, diretti a sostenere la motivazione e a orientare il lavoro. Tali valutazioni, però, vanno distinte da quelle attribuite alle ordinarie verifiche svolte in presenza e non devono dunque tradursi in voti da riportare sul registro elettronico.

Per le scuole primarie

Anche nelle primarie funzionano classi virtuali utilizzando G Suite e altre piattaforme. Le maestre, attraverso la posta elettronica e i social, hanno attivato contatti a distanza con gli alunni e con i rappresentanti di classe. Le attività proposte mirano a ricordare e a completare i lavori già svolti in presenza, a mantenere il rapporto con i bambini in questo difficile momento, a preparare il rientro a scuola. Nel perdurare della sospensione nuovi argomenti potranno essere presentati con le opportune cautele e non dati per acquisiti alla ripresa delle lezioni.

Didattica a distanza su piattaforma WeSchool

Le iniziative attualmente in atto costituiscono un insieme di esperienze significativo e destinato a crescere, ma piuttosto disomogeneo. Occorre perciò che, accanto al già esistente, che continuerà a funzionare, venga anche messo a punto uno strumento comune all’intero istituto, non certo per creare una sovrapposizione ma per favorire al contrario una migliore circolazione delle idee e la condivisione delle risorse.
Esaminate varie ipotesi il gruppo di lavoro ha optato per la piattaforma gratuita WeSchool. Requisiti necessari per l’accesso: possesso di una casella di posta elettronica e connessione a Internet attraverso PC, tablet o smartphone. A partire da lunedì 16 marzo, gli allievi della scuola secondaria e delle primarie riceveranno, da parte dei docenti coordinatori e delle maestre, un invito via e-mail, contenente semplici istruzioni per l’ingresso nell’ambiente destinato alla propria classe.
L’attività verrà nei giorni successivi gradualmente potenziata, fino alla creazione di vere e proprie classi virtuali, e potrà essere in un secondo tempo estesa, con gli opportuni adattamenti, anche ai bimbi delle scuole dell’infanzia, coinvolgendo così per tappe successive l’intero istituto comprensivo.

In attesa dell’apertura della sala insegnanti virtuale su WeSchool, i docenti che intendono partecipare allo sviluppo delle linee di indirizzo sono invitati a inviare i propri contributi non a un singolo collega o al dirigente scolastico ma alle caselle e-mail dell’istituto (comprensivocairoli@libero.it o miic8be00q@istruzione.it), scrivendo “didattica a distanza” nel campo dell’oggetto, in modo tale che la comunicazione possa essere letta da tutti i membri attuali del gruppo di lavoro e da quelli che via via si aggiungeranno. Ciò deve anche valere per eventuali osservazioni o richieste di chiarimenti provenienti dai genitori. Per evitare una comunicazione inefficace o dispersiva, tutti sono dunque invitati ad attenersi scrupolosamente a quest’ultima indicazione.

Le presenti linee di indirizzo verranno periodicamente aggiornate dal dirigente scolastico, dopo essere state discusse e condivise con i docenti impegnati nella didattica a distanza.

Il dirigente scolastico
Bruno Dagnini

Non è possibile inserire commenti.